Caro Anno Nuovo,
il tempo che ci separa è talmente piccolo, e le attese su di te talmente grandi, che dovrò essere il più celere possibile a dirti ciò che sento.
Il mondo dimentica presto un anno, te ne accorgerai a tue spese.
Mi domando quale sia il metro con cui un essere umano ci giudichi: i soldi?, l'amore?, il successo?, la salute? O semplicemente la solita inclinazione del mortale a lamentarsi!
Ma, nel bene o nel male, che colpa posso avere io?
Il mio unico compito era staccarmi i giorni da dosso, come foglie secche dal ramo. Ad uno ad uno senza perdere il tempo né il ritmo. Senza esitare o valutare o riflettere. Democratico come solo il tempo sa essere. Galantuomo come ogni uomo giusto.
Perché allora definirmi con brutte parole se non si è riusciti a realizzare i propri progetti, a trovare l'amore della propria vita o a non essere stati in grado di tenerlo con sé?
Perciò caro fratello mio, che tu abbia spalle tanto grandi da reggere la vigliaccheria dell'uomo.
E non preoccuparti se nessuno chiederà la tua opinione.
Nella casa della storia, un minuto di silenzio può valere una vita.
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