IL MOTIVO PER CUI SEI BELLA

 

- Pensavo al motivo per cui sei bella.

- Non cominciamo, non amo i complimenti.

- Sei bella perché sai di non esserlo.

- Perché non lo sono, semplice!

- Ai tuoi occhi sì, ai miei no.

- Grazie.

- Dimmi che mi baceresti.

- Certe cose non si dicono, si dovrebbero fare.

- Non voglio che tu lo faccia, voglio che lo dica.

- E perché?

- Prenditi la responsabilità di dirmelo.

- Se lo faccio è uguale.

- Il gesto lo puoi fare con tutti. Puoi baciare chiunque. Io, invece, voglio che tu dica che baceresti me. Fra tutti, me.

- Vuoi la gloria.

- Voglio la tua scelta, perché non c'è cosa più sexy di una donna che ti sceglie.

- Sei serio?

- Sì.

- Smettila.

- Ok, la smetto.

- Dimmi qualcosa che non so.

- Che sei la ragazza più straordinaria che conosca.

- Andiamo! Dimmi qualcosa che non so.

- Che ho immaginato così tante volte di fare l'amore con te che, quando ti ho avuta accanto, ho capito che non ne avevo bisogno.

- Perché io? Sono tutta sbagliata!

- E io sono tutto da risolvere.

- Allora?

- Allora ognuno di noi guarirà i mali dell'altro.

- E se non resistessimo?

- Avremo comunque dato e ricevuto amore.

- Soffriremmo.

- E gioiremmo.

- Non è la stessa cosa.

- Sì invece. Ti sei mai domandata a cosa pensasse Icaro cadendo?

- Che ne era valsa la pena?

- Anche, ma non soprattutto.

- E a cosa, sentiamo.

- Che in quel baratto che si chiama vita, chiunque scambierebbe la sua esistenza per un singolo attimo di felicità. 

- Io sono il Minotauro.

- E anche lui merita la felicità.

- L'hanno ucciso.

- Perché non conosceva la sua forza. Se lo avesse saputo? Se qualcuno gli avesse detto che c'era amore anche per lui, pensi che non ci avrebbe provato?

- Non lo sapremo mai!

- E questo fa la grande differenza fra te e lui. Tu puoi ancora scoprirlo.

- Tu saresti Teseo?

- No. Io sono il filo. Sono quello che ti riporterà a casa.

- Riportarmi a casa.

- La tua.

- Te lo direi ora.

- Lo so.

- Come lo sai?

- Per il modo in cui mi hai guardato.

- Fai sembrare tutto quello che faccio strano!

- Magari lo è.

- Stronzo.

- Vuoi una birra?

- No, voglio altro.

- Cosa vuoi?

- Andare a casa.

- Ti accompagno subito.

- Non la mia, la tua.

- E perché a casa mia?

- Perché ho voglia di baciarti.